Mario Giunti

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ROMANZO FANTASY

La storia della mia vita potrebbe essere descritta dall’incipit di una canzone dei Beatles:

“He’s a real nowhere man,

sitting in his nowhere land,

making all his nowhere plans for nobody”

In ogni caso, ritengo di essere stato molto fortunato. Sono nato a Napoli in uno dei più bei quartieri che ci siano: il Vomero e ho vissuto la mia giovinezza in un periodo che è stato definito (non da me) il più bel periodo della storia d’Italia del dopoguerra: gli anni 60/80. Gli anni del boom economico, della minigonna, della rivoluzione studentesca, di Maradona e dei due scudetti del Napoli.

Adesso, dopo aver lavorato per 43 anni, riesco a godermi una pensione che, visti i tempi, non avrei mai sperato di riuscire a vedere.

Sono felicemente sposato e, con mia moglie, abbiamo deciso di adottare una bellissima gattina vittima di un abbandono.

Ho sempre avuto la passione per la lettura e la scrittura ma senza aver mai avuto il tempo e la tranquillità per poterla seguire. Adesso, che ho molto più tempo a disposizione, posso finalmente coltivarla con continuità e impegno.

A proposito di tempo, dimenticavo di dire che sono nato nel 1956, ma la mia testa ha smesso di crescere dopo appena 20 anni. Solo gli acciacchi e una scomoda malattia mi ricordano la realtà delle cose, ma cerco di non pensarci.

In poche parole sono una persona qualunque, in una terra qualunque con mete qualsiasi. Ho amato e continuo ad amare i Beatles, i Rolling Stone e le moto biker.

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

Alla scoperta dell'autore

Scrittrici/scrittori preferit*

Giorgio Faletti, Thomas Harris e Michael Connelly.

Libri che ti hanno cambiato la vita

Io uccido” di Giorgio Faletti. Sono rimasto colpito da come descrive i luoghi della storia.

“Il cerchio del lupo” di Michael Connelly per come descrive i personaggi.

 

Come sei arrivato alla scrittura

Sono sempre stato introverso e taciturno. Ho invidiato, per tutta la vita, le persone in grado di parlare a ruota libera e di esternare i propri pensieri senza eccessivi problemi. Scrivere mi ha dato la possibilità di farlo anch’io tramite la carta e la penna. Riesco ad esternare sentimenti ed emozioni come non riuscirei mai a fare con le parole. Riesco a viaggiare con la fantasia e a vivere avventure emozionanti immedesimandomi nei miei personaggi. Ovviamente solo finché non mi alzo dalla scrivania. Dopo divento molto posato e con I piedi ben per terra.

Come funziona il tuo processo di scrittura

Ho cominciato variando in vari generi letterari (romanzo, fantasy, poliziesco) finché non ho trovato l’indirizzo giusto per la mia personalità: i gialli.

Per questo tipo di libro ho imparato che la prima cosa che occorre stabilire è: IL MOVENTE. Una volta ideato quello, il resto viene da solo.

Come sei arrivato su Comodeeno?

Ho visto un vostro post su Instagram e mi ha interessato moltissimo.

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