Massimo Pallottino

Io-aspetto-nel-buio- Massimo-Pallottino
ROMANZO THRILLER
Un-rebus-per-uccidere-Massimo-Pallottino
ROMANZO THRILLER
Nell-anno-della-sindrome-di-Rhee-Massimo-Pallottino
ROMANZO THRILLER FANTASCIENZA
L'isola-dei-ricordi-Massimo-Pallottino
ROMANZO NARRATIVA

Sono nato nel 1962 a Rionero in Vulture, un piccolo centro in provincia di Potenza noto per aver dato i natali al grande meridionalista Giustino Fortunato, e a Rionero ho vissuto fino al termine degli studi liceali. Dopo un periodo in cui ho studiato legge all’università di Bari mi sono trasferito per lavoro a Napoli, dove ho avviato le prime collaborazioni letterarie con una rivista. Spinto dalla mia profonda passione per la letteratura, mentre continuavo frattanto a lavorare in ambito assicurativo, ho scelto infine di stabilirmi a Roma. Qui ho approfondito la conoscenza della scrittura letteraria e cinematografica, ed è il 2006 l’anno del mio esordio nel romanzo col thriller “Io aspetto nel buio“, a cui seguiva quattro anni dopo “Un rebus per uccidere“. In entrambe le storie il protagonista è Sergio Stoppani, un ex detective privato dai modi spicci e il carattere duro, in linea col suo idolo di una vita: il leggendario Philip Marlowe degli scritti hard-boiled di Raymond Chandler. Nel 2012 esce “Nell’anno della sindrome di Rhee“, romanzo distopico diverso dai precedenti, quindi nel 2021, dopo nove anni di lunga gestazione, il memoir “L’isola dei ricordi“. Ho pubblicato poi dei racconti inseriti in tre antologie delle edizioni Ensemble, convinto che la narrativa breve abbia un valore e una sua dignità letteraria pari a quelli del romanzo.

Un libro deve essere un'ascia per rompere il mare di ghiaccio che è dentro di noi

Alla scoperta dell'autore

Scrittrici/scrittori preferit*

Anton Cechov, Robert Louis Stevenson, Miguel de Cervantes, Marcel ProustFranz Kafka, Raymond Chandler, Eugenio Montale, Joyce Carol Oates, Elsa Morante

Libri che ti hanno cambiato la vita

 

Come sei arrivato alla scrittura

La lettura negli anni dell’adolescenza de “L’isola del tesoro” di Stevenson, romanzo che mi portava a fantasticare su mondi fino ad allora a me sconosciuti. Leggendo questo libro e le saghe avventurose di Emilio Salgari cominciai pertanto a desiderare anch’io di creare con la mia fantasia quei mondi così affascinanti per un ragazzino, e fu lì che scattò in me fortissima la voglia di scrivere. Intanto scoprivo la bellezza della poesia di Leopardi e Gozzano, ed era nei momenti di malinconia che appuntavo dei versi (quelli furono le mie prime poesie) su un diario segreto.

Come funziona il tuo processo di scrittura

Il mio rapporto con la scrittura è quotidiano, e così ogni giorno (tranne quando non sono impegnato a scrivere un nuovo libro) mi prefiggo di buttare giù un certo numero di pagine, anche se di solito non seguo una scaletta preordinata; quindi proprio per questo il processo di scrittura si compie in modo del tutto spontaneo. A ogni modo la rigorosita’ del mio metodo sta tutta nell’esercizio quotidiano a cui mi dedico regolarmente.

Come sei arrivato su Comodeeno?

Sono atterrato su Comodeeno senza un particolare motivo, ossia in modo del tutto casuale, leggendo l’annuncio della piattaforma su Facebook

Comodeeno-Massimo-Pallottino

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