Mezz'ora più tardi, attraversata la prima sala del caffè, guardo l'orologio a muro sistemato in bella vista nella successiva: segnava le nove e cinque, e poco più in basso la temperatura esterna, che quella mattina era di quattordici gradi. Lì dentro mi sono seduto a un tavolino, tra i quattro o cinque quotidiani sparsi su di esso ho poggiato il videotelefono....